Quello della Realtà Aumentata è un tema caldo. Più comunemente conosciuta con la sigla AR, ovvero Augmented Reality, la Realtà Aumentata si sta facendo via via sempre più strada nel panorama della progettazione integrata; ma di cosa parliamo realmente? E cosa c’entrano Realtà Aumentata e BIM? Facciamo un po’ di chiarezza.
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Che cos’è la Realtà Aumentata?
La Realtà Aumentata è quella tecnologia che ci permette di ampliare virtualmente il quantitativo di informazioni visualizzabili in un oggetto reale, tramite software appositi. Di base, la realtà aumentata non fa altro che arricchire ciò che già percepiamo con i nostri sensi, permettendoci di interagire virtualmente con degli oggetti non reali. In altri contesti, invece, permette di aggiungere informazioni in uno spazio reale privo di oggetti.
Per il fruitore della tecnologia, quindi, vi sarà una vera e propria ‘immersione’ nel contesto software.
Un esempio di applicazione di questa tecnologia è stato il progetto avviato da Google dei suoi ‘Google Glass’, caduti un po’ nel dimenticatoio, ma potenzialmente il più grande salto tecnologico in questo settore. Recentemente si parla molto di una tecnologia analoga che Apple starebbe progettando, e dati gli sviluppi tecnologici avviati ormai da diversi anni in questa direzione dall’azienda di Cupertino, è probabile che questi rumors arrivino prima o poi ad un riscontro reale.
AR, Apple, NASA e orecchie da cane
Uno dei più grandi salti in questa direzione, è stato fatto da Apple con la tecnologia dello scanner LiDAR, recentemente aggiunta sull’ultimo modello di iPad Pro, che “serve a calcolare le distanze misurando il tempo che la luce impiega per raggiungere un oggetto e venire riflessa”; detta così sembra una definizione ‘fantascientifica’, per ammissione della stessa Apple, ma tale tecnologia, invece, verrà utilizzata anche dalla NASA nella prossima missione su Marte.
“Progettato ad-hoc, questo scanner LiDAR si basa sul tempo di volo diretto (D-TOF) per misurare la luce riflessa da una distanza fino a 5 metri, sia in ambienti chiusi che aperti. Per farlo esegue una lettura a livello di fotone e a velocità nell’ordine dei nanosecondi, aprendo possibilità incredibili nel campo della Realtà Aumentata e non solo.”
Probabilmente in pochi sanno che la tecnologia AR è in verità utilizzata quotidianamente quasi da ognuno di noi; non ci credete? Basti pensare ai filtri che si applicano dinamicamente da Instagram con la fotocamera; quelle orecchie e quella lingua da cane, non sono altro che un’applicazione comune di questa tecnologia!
Ma concretamente, com’è possibile indirizzare questa tecnologia all’utilizzo quotidiano del progettista? Parliamo di BIM come di Building Information Modeling e come progettazione integrata, ma è possibile coniugare le due tecnologie?
Augmented Reality e BIM: Autodesk Revit
BIM = integrazione. In tutto e per tutto, a dire la verità. Il docente e BIM Consultant Lorenzo Pede ha esemplificato concretamente un utilizzo estremamente utile ed efficace della realtà aumentata partendo da un modello BIM realizzato con Autodesk Revit: la dimostrazione del fatto che non basta conoscere un software, né avere solo delle competenze specifiche di un’unica tecnica di lavoro, per raggiungere obiettivi di alto livello.
Capacità di integrazione 360° e di adattamento, creatività e un pizzico di curiosità sono gli ingredienti fondamentali. Ma le tecnologie disponibili sul mercato “comandano” il workflow a cui il progettista deve necessariamente adeguarsi.
È nata ormai da tempo la necessità di ‘aumentare’ le capacità del progettista, ma soprattutto di rendere ancor più accattivante il progetto agli occhi di un cliente spesso non esperto in materia. Come si possono, quindi, coniugare le grandi conoscenze progettuali acquisite in una vita di esperienze e di studi, a risultati che puntino al tanto bramato “effetto WOW”? È qui che, se vogliamo, può entrare in gioco la Realtà Aumentata.
I software per la Realtà Aumentata
Le conoscenze approfondite in materia di software di modellazione e progettazione BIM, dovranno arricchirsi di strumenti destinati allo scopo di coinvolgere il cliente nel progetto. Per venire incontro a queste necessità, Apple e Pixar hanno deciso di creare un nuovo formato open source, denominato USDZ. Questa nuova estensione permette concretamente e dinamicamente di contestualizzare un oggetto virtuale nella realtà, con un’estrema semplicità di utilizzo. Questo tool, reso disponibile con l’ARKit ed il RealityKit di Apple, se con iOS 12 risultava ancora “chiuso” ad un utilizzo interno dell’azienda Californiana, notoriamente portavoce della chiusura in ambito software, con iOS 13 estende il suo utilizzo a chiunque voglia approcciarsi a questa realtà.
Di grande effetto è il risultato raggiunto da Adobe con la sua App AERO, che permette di visualizzare, con la fotocamera del proprio smartphone Apple o Android, tutto ciò che si disegna o modella con i propri software di editing. Ancora più noti forse saranno gli esempi di Amazon e IKEA che integrano nelle loro applicazioni la possibilità di visualizzare in realtà aumentata l’oggetto che si intende acquistare per facilitare l’acquisto dell’utente finale, trasformandolo un po’ in un Interior Designer!
L’effetto WOW: da una modellazione BIM all’AR
L’Esperto di Realtà Aumentata e Virtuale, nonché docente della metodologia BIM, Lorenzo Pede, illustra però un altro modo per raggiungere l’obiettivo dell’effetto “WOW” altrimenti ottenibile solo “progettando” un’applicazione:
“Ecco come da Autodesk Revit, attraverso il formato USDZ, ho potuto creare con facilità un comodino IKEA, il TRYSIL, sfruttando le mie capacità di modellazione BIM acquisite in più di 3 anni di studio. Il tutto è stato poi portato in Real Life, o nel vero Real Time Rendering se preferite, tramite l’ARKit di Apple ed i potenti strumenti messi a disposizione con iOS13, tramite l’app Reality Composer!” – Lorenzo Pede.
La postazione di lavoro di Lorenzo è rassicurante: uno dei suoi desktop ci comunica “Don’t Panic“.
Cosa vuol dire esattamente che questo suo progetto è un esempio di realtà aumentata? Molto semplicemente significa che avendo a portata di mano (in casa o in ufficio) un banalissimo mobile dell’IKEA, quest’ultimo può essere aumentato delle sue informazioni partendo da una modellazione BIM e il successivo ausilio di alcuni software. A dir la verità, basterebbero anche molti meno strumenti per fornire un’esperienza di realtà aumentata, ma perché accontentarsi quando si può raggiungere un altissimo livello di qualità? Quindi ora abbiamo il mobile IKEA accanto alla nostra scrivania, mentre sulla scrivania, per l’esattezza sul computer/device Apple, abbiamo quello stesso mobile, modellato, renderizzato e contenente decine di informazioni che ci permettono di percepire il mobile in un modo totalmente diverso, “aumentato”.
Realtà Aumentata = realtà facilitata
Con questo esempio abbiamo capito come si può integrare la realtà aumentata e BIM. Ma a che scopo? L’utilizzo che normalmente si fa della realtà aumentata, tralasciando le orecchie da coniglio di Instagram, è quello di facilitare il mondo reale, arricchendolo di informazioni rilevanti e utili all’utente finale.
Si può usare per visualizzare un oggetto in uno spazio, per verificarne la sua fattibilità e adeguatezza, prima ancora di realizzarlo o acquistarlo. La realtà aumentata si può utilizzare per indossare virtualmente dei vestiti prima ancora di comprarli facendo shopping online, diminuendo così il rischio del reso. Addirittura, in ambito turistico, l’azienda ChartaROMA, di A&C Advertising and Communication S.r.l, utilizza la tecnologia della realtà aumentata per proiettare sulle mappe turistiche di Roma, che produce e vende, i monumenti e gli edifici del centro della Città Eterna: un modo del tutto innovativo, originale e utile di proporre la mappa cartacea che sarebbe altrimenti del tutto anacronistica, forse addirittura futile.
In altre parole, la realtà aumentata facilità la nostra realtà. La questione ora è: in che modo le orecchie da cane di Instagram facilitano la nostra vita?
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Flavia Antonelli, IICBIM Web Communications Manager
Lorenzo Pede, Docente e BIM Consultant