Sembra assurdo pensare che un docente BIM si debba ancora laureare. Assurdo, raro, possibile! Siamo felici di pubblicare la testimonianza di Lorenzo Pede che ha intrapreso il percorso formativo e professionale nel settore BIM parallelamente alla sua formazione universitaria. In poche parole, BIM: studente e professionista.
Studente di architettura… e BIM?
“Mi chiamo Lorenzo Pede, ho 25 anni, sono uno studente di Architettura EU LMCU e ricopro i ruoli di BIM Consultant, BIM MEP & AEC Coordinator, BIM Trainer ed Esperto di Realtà Virtuale ed Aumentata.
Quando nel 2017 iniziai a sentir parlare di BIM, non avevo idea di cosa significasse, cosa rappresentasse o di quanto potesse essere importante. Un’opportunità inaspettata mi si presentò il giorno del mio compleanno, sotto forma del primo Workshop BIM, tenutosi presso la facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, a cui decisi di iscrivermi per comprendere di cosa si parlasse con il Building Information Modeling.
Partecipai e vinsi il contest della prima edizione del Workshop, che mi permise di entrar subito a far parte di una squadra di professionisti in campo BIM, affrontando sfide sempre nuove e spingendomi ad imparare da chi potesse offrirmi di più.
Da studente a professionista BIM
Le possibilità lavorative che mi si sono presentate mi hanno convinto che il percorso parallelo di lavoro e studio fosse la scelta migliore per me. Compiendo questa scelta, sono entrato a contatto con la realtà del BIM nel momento migliore, potendo così disporre ora di un’esperienza pluriennale e di specifiche capacità, che mi permettono di velocizzare anche il tempo dedicato allo sviluppo dei progetti per gli esami universitari.
Il consiglio che darei a chi, come me, deve ancora laurearsi in questo ambito è sicuramente quello di apprendere il più possibile da questa tecnologia che diventerà in tempi molto brevi una prerogativa per lavorare a qualunque scala; perciò seguire il prima possibile un corso di formazione in ambito BIM permetterà sicuramente di disporre di più ampie possibilità in vista di future attività lavorative.
Presentandosi al colloquio con un qualunque studio professionale, un neolaureato può avvalersi solo delle competenze sviluppate nel corso del percorso formativo universitario; invece ritengo che aggiungere competenze in ambito BIM sia ormai una prerogativa quasi propedeutica al colloquio stesso.
Azienda, lavoro, competenze BIM
Un’azienda lungimirante che pone attenzione agli sviluppi tecnologici e all’intraprendenza dei collaboratori e dei dipendenti, assumendo figure come la mia, può disporre di armi affilate per affrontare un mercato sempre più concorrenziale.
L’aver intrapreso un’esperienza professionale prima ancora di laurearmi, ma incentrata su aspetti fondamentali per la mia materia di studio, mi ha sempre permesso di farmi valere in ogni processo decisionale dei progetti a cui ho preso parte, nonostante io sia ancora un laureando.
Tutto ciò non significa però che io non desideri conseguire il titolo, piuttosto che l’aver affrontato temi concreti, neanche lontanamente analizzati all’università, mi ha messo di fronte alla necessità di imparare velocemente e al meglio delle mie possibilità, comprendendo temi fondamentali per lo sviluppo di un progetto architettonico o impiantistico, direttamente sul campo.
Futuro e BIM: lavoro e formazione continua
Nel mio immediato futuro c’è sicuramente la volontà di portare a termine il mio percorso di studi che è stato inevitabilmente “rallentato” dalle opportunità lavorative che mi si sono presentate.
Questo però non mi scoraggia perché so di poter contare su una avanzata esperienza professionale che nel momento in cui mi laureerò mi permetterà di disporre di un curriculum ancora più vasto e completo.
Attualmente il mio desiderio più grande è sicuramente quello di poter diventare un responsabile in materia BIM, per uno studio di grande fama. Fra tutti mi piacerebbe lavorare con Foster + Partners o con Renzo Piano che dispongono di “reparti BIM” molto ben strutturati ed accessibili. Ciò mi permetterebbe di proseguire gli studi in materia e di poter mettere in pratica nel concreto anche le competenze apprese durante il percorso formativo. Quindi il tutto mi porterebbe presto a ricoprire il ruolo di Architetto.
Un altro progetto che ho è quello di aprire un mio personale studio di consulenza professionale e progettazione BIM, insieme ad un caro amico e collega con cui condivido il mio percorso formativo e professionale da anni.
Da gennaio 2020 inoltre ho iniziato a ricoprire anche il ruolo di docente della metodologia BIM, il che mi sta spingendo molto a migliorarmi; ho sempre apprezzato condividere le mie conoscenze con chiunque ne avesse bisogno. E, perché no, magari un giorno potrei ricoprire anche il ruolo di docente universitario!”
–