A poco più di un anno dalla partenza operativa del programma, il PNRR è già in ritardo. Come è possibile che un programma con un orizzonte temporale fino al 2026 sia già in affanno sui tempi? E' una domanda per la quale non abbiamo risposte dalle fonti ufficiali. Si parla di carenza di personale. Ma non è così. Si tratta sempre di carenza, ma di un altro genere. Mancano le competenze nella direzione progettuale, nel project management. Una voce autorevole viene dall'Università Bocconi di Milano, dal Prof. Elio Borgonovi, docente di management pubblico intervistato dal GR1.
I problemi rilevati, i primi in ordine di importanza, di una lunga lista, sono i seguenti:
- eccesiva complessità e viscosità del processo decisionale, che produce tempi non compatibili con i processi di progetto
- mancanza di competenze dei dirigenti e del personale pubblico, ma questa è la causa di cui il punto precedente è l’effetto
Adottare i processi di progetto non è né automatico né banale, e il buonsenso non basta. E' necessaria una rivoluzione copernicana, un cambio di mentalità, una mutazione genetica del tessuto organizzativo del settore pubblico. E tutto ciò può iniziare solo dalla formazione manageriale.
