A cosa serve il Critical Path Method? CPM… un equivoco pericoloso
Serve per determinare la durata del progetto? Forse, ma non è stato progettato per questo scopo!
Serve per determinare i percorsi critici? Siamo sulla buona strada ma ancora un po’ lontani dalla verità!
Ma allora a cosa sere determinare i percorsi critici?
La questione è molto più complessa
di quello che viene illustrato nei corsi di project management più largamente diffusi, non ultimi quelli di preparazione alla certificazione PMP® del PMI™.
Riporto qui di seguito la definizione di CPM proposta dal PMI nel PMBOK Versione 6 (Glossario, pag. 713):
<<Metodo del percorso critico (CPM) / Critical Path Method (CPM). Metodo utilizzato per stimare la durata minima del progetto e determinare l’estensione della flessibilità di schedulazione sui percorsi del reticolo logico all’interno del modello di schedulazione.>>
Un equivoco pericoloso e fuorviante
Il 28 giugno farò chiarezza su un equivoco che si è allargato a macchia d’olio. Il contenuto di questo webinar andrà a fondo della questione CPM con l’obiettivo di farti toccare con mano il livello di eccellenza della nostra proposta formativa.
Webinar Gratuito – Lezione introduttiva al corso di Project Management ISIPM-base
ISCRIZIONE obbligatoria: iicbim.org/formazione/seminario-isipm-base/
Ti invieremo un’email automatica con le istruzioni precise su come e quando entrare in aula.
Ci vediamo il 28 giugno alle ore 18:00. Ti consiglio di esserci!
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Stefano Antonelli, Presidente IICBIM