Sicuramente qualcuno ricorderà la vecchia macchina da scrivere Olivetti lettera 35; per esempio, io ci ho scritto tutta la mia tesi di laurea: che fatica! Ad ogni capitolo le mie dita si accorciavano un po’ a forza di spingere con la necessaria veemenza su quei tasti duri e resistenti e i crampi erano all’ordine del giorno! Quando poi, in seguito, ho cominciato a scrivere i miei documenti usando un PC e WordStar, le mie dita volavano leggere come farfalle su quella tastiera morbida e arrendevole! Parliamo dunque di BIM, progetti e industria 4.0
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Oggi, non mi verrebbe mai in mente di scrivere neppure un breve messaggio di auguri su una lettera 35: le mie dita si rifiuterebbero e il mio cervello si opporrebbe fermamente, e a ragione!
Tecnologia e progresso
La tecnologia è sempre in continuo progresso, e uno strumento o un metodo che sembravano insostituibili nel passato oggi sono obsoleti e vantaggiosamente rimpiazzati. Ecco la parola chiave: digitalizzazione e progetti!
Perché restare ancorati a tecnologie antiquate, dispendiose e approssimative, quando le tecnologie di ultima generazione possono lavorare in modo semplice, economico e preciso, cioè in modo vantaggioso? Da tale confronto la progettazione BIM integrata alla digitalizzazione del project management esce vittoriosa.
Abbandonati i tecnigrafi, le righe, le squadre e i vecchi CAD (anche se all’università qualcuno ancora pretende i disegni tecnici eseguiti con questi strumenti!), è diventato irrinunciabile l’uso del computer e dei programmi specifici per la progettazione, il calcolo delle strutture da realizzare e il governo secondo i processi di project management.
Oggi, però, la tecnologia si è evoluta ancora, elaborando il BIM, il sistema di progettazione virtuale che può ovviare a molti inconvenienti e risolvere molti problemi nei rilievi, nelle stime per la programmazione progettuale, nei progetti di ristrutturazione di edifici, impianti e costruzioni di ogni genere, nella gestione ed esercizio degli immobili, il cosiddetto facility management, abbandonando il vecchio e inutile approccio dell’amministrazione condominiale.
In conclusione, è vantaggioso opporsi al progresso? Senza dubbio no, e, a questo proposito, il BIM vince la sfida lanciata dall’industria digitale quella col numero 4.0!
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